martedì 5 agosto 2014

Paura e crepe nelle case a Pusiano: 18 residenti e un giudice possono fermare il maxi tunnel da 21 milioni


Il più grande cantiere in corso in provincia di Como (paratie e Tangenziale del capoluogo escluse) rischia di fermarsi a tempo indeterminato e precipitare nel gorgo potenzialmente infinito delle battaglie giudiziarie.
Non si dovrà comunque aspettare molto per sapere se davvero il tunnel in costruzione a Pusiano farà o meno questa fine: l'appuntamento è al prossimo 12 agosto, una data da segnare davvero sul calendario per capire se la maledizione delle grandi opere avrà colpito ancora il Lario.

Dalla tarda primavera scorsa a oggi, i segnali di una possibile evoluzione di questo tipo per il maxi-cantiere si erano fatti piuttosto forti. In particolare, tra il 22 e il 25 maggio scorsi, la situazione era improvvisamente diventata critica. La prima data, infatti, coincise con l'allarme pubblico lanciato da alcuni residenti nelle vicinanze del cantiere per crepe apparse improvvisamente nelle loro abitazioni, vicine alla zona delle operazioni. Poi, a distanza di soli 3 giorni, arrivò addirittura lo sgombero di due famiglie della stessa zona per verifiche statiche urgenti sulla stabilità delle case. L'esilio, per i due nuclei familiari, durò fino al 31 maggio successivo, il tempo  necessario per lo svolgimento di sopralluoghi e verifiche incrociate da parte dei tecnici della Provincia (stazione appaltante dell'opera), del Comune di Pusiano e dell'azienda che si è aggiudicata l'appalto per 21 milioni di euro (la Cossi Costruzioni di Sondrio, un gigante del settore al lavoro anche sul tunnel del Gottardo).

Ora, però, ecco la clamorosa evoluzione dei fatti. Il 24 luglio scorso, infatti, 18 abitanti delle case vicine alla zona lavori - supportati dagli avvocati Sergio Mariani e Nicola Mariani - hanno notificato a Villa Saporiti un ricorso urgente (sulla base degli articoli 1171 e 1172 del codice civile e 688 del codice di procedura civile) per bloccare i lavori del tunnel, ottenere una consulenza tecnica d'ufficio e adottare tutti i possibili accorgimenti per evitare danni alle persone e alle cose. 


L'udienza in Tribunale a Como (Villa Saporiti sarà difesa dall'avvocato Mario Lavatelli) è già fissata per il prossimo 12 agosto. E in quella sede si saprà se i lavori dovranno fermarsi oppure no. Intanto, il commissario della Provincia, Leonardo Carioni, commenta così la situazione: "Prima di avviare il cantiere avevamo fatto tutte le verifiche possibili con estrema accuratezza, quindi su questo punto siamo tranquilli. Anche durante i lavori le operazioni si sono svolte nella massima sicurezza. Detto questo, è nel pieno diritto dei residenti di Pusiano chiedere ulteriori approfondimenti, vedremo cosa diranno i giudici".
Tra 6 giorni - a 9 mesi dal primo colpo di piccone - la sentenza.

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